Papa Francesco scrive al Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati
Riportiamo la lettera scritta da Papa Francesco in occasione del 40° anniversario della nascita del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati.
P. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli: “Il Santo Padre ci richiama ancora una volta alle nostre responsabilità, alla nostra umanità. La pandemia non ci deve distogliere da questo. L’ultima delle vittime della nostra indifferenza è un bambino di sei mesi. Opponiamoci alla logica di Caino ed esigiamo da chi ricopre ruoli istituzionali di essere all’altezza del compito affidatogli: garantire il rispetto della dignità e dei diritti di ogni essere umano.
Lasciar morire, senza far nulla, coloro i quali cercano di raggiungere un posto sicuro nel mondo è il frutto amaro della logica dell’indifferenza e della cultura dello scarto da cui ci mette in guardia Papa Francesco. Uomini e donne di ogni fede reagiscano e fermino l’ecatombe.
Celebrare i 40 anni è rinnovare l’impegno quotidiano al fianco dei rifugiati con la consapevolezza di essere al fianco dei giusti”.