Migranti: il governo permetta lo sbarco immediato di tutti i naufraghi a bordo

Sono giornate infinite quelle degli sbarchi.

In questi giorni al porto di Catania sono arrivati più di 600 migranti, tra cui donne, bambini e persone fragili.
Sono persone che hanno vissuto l’orrore e che portano dentro traumi di cui probabilmente non riusciranno mai a parlare.

Sognano una vita migliore e nei loro occhi c’è la speranza di ricominciare.

Dopo lunghi giorni di attese, il governo ha deciso di procedere con uno sbarco selettivo, lasciando a borgo 35 persone considerate non vulnerabili e ha ordinato al comandante della SOS Humanity 1 di riportarli in acque internazionali.

Ci siamo uniti all’appello di tutte le associazioni territoriali e nazionali chiedendo di farli sbarcare perchè lasciarli fermi al porto è un atto che va contro i diritti umani.
Inoltre, abbiamo deciso di contribuire attivamente e ieri il nostro Presidente avv. Riccardo Campochiaro è salito a bordo come componente del team legale che assiste la SOS Humanity 1 per fornire supporto legale e raccogliere le domande di protezione internazionale delle 35 persone rimaste ancora sulla nave.

Il presidente afferma: “Tutte le persone rimaste sull’imbarcazione sono in evidente stato di vulnerabilità, per le violenze subite nei Paesi di origine e di transito, per il naufragio nel Mediterraneo e per l’estenuante attesa di un porto sicuro in cui sbarcare. La loro situazione è altamente instabile, anche perché nessuno di loro riesce a spiegarsi per quale motivo a qualcuno è stato concesso di scendere e a loro no”.

Non condividendo questa scelta da parte del governo, chiediamo a gran voce che vengano attivate le operazioni di ricerca e soccorso, mettendo a disposizione mediatori e psicologi, oltre che predisporre un piano di accoglienza ed integrazione per garantire i diritti umani.

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