Festa in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato
Festa in occasione della Giornata mondiale del Rifugiato: rimettere al centro la dignità della persona Riflessioni e spettacolo per la serata catanese dedicata all’anniversario della Convenzione dell’ONU del 1951 relativa allo status dei rifugiati CATANIA. Testimonianze di viaggio e integrazione declinate in momenti di riflessione ed esibizioni artistiche di qualità hanno permesso un completo coinvolgimento del pubblico che ha assistito alla Festa in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, condotta, lo scorso venerdì, da Ruggero Sardo in Piazza Università. Si riassume in questi termini la prima edizione catanese dell’evento, patrocinato da Arcidiocesi e Comune di Catania, e organizzato da una rete di 18 associazioni, enti e comunità etniche. Una serata all’insegna della condivisione e del racconto che, grazie alla direzione artistica di Francesco Patanè, è stata miscelata con cura allo spettacolo, elemento necessario per conoscere la cultura, la storia e i processi di integrazione di molti rifugiati e comunità straniere che sono ormai parte della vita della città. Tantissimi i momenti da copertina dell’appuntamento. Alle testimonianze sulla figura del tutore per minori stranieri non accompagnati, promossa dall’UNHCR, si sono alternati i numeri di danza della Compagnia Multietnica DanzaMir, proposta dal Movimento dei Focolari, i balli in costume tradizionale della comunità cingalese e i gruppi di musica e danza mauriziani, coordinati dall’Ufficio Pastorale Migrantes di Catania. Il pubblico ha potuto apprezzare anche gli spettacoli teatrali della Comunità Papa Giovanni XXIII e dell’associazione Isola Quassùd. Presenti sul palco i cinque profughi eritrei ospitati a Catania dalla rete della Caritas Diocesana, nell’ambito del progetto “Protetto. Rifugiato a casa mia – Corridoi Umanitari”, che hanno raccontato il loro viaggio e la speranza di un futuro migliore, e il Punto Pace Pax Christi Catania che ha illustrato il progetto “Accogliere” nella casa “Giovanni Piro”. Altre testimonianze di grande ispirazione per tutti i presenti sono arrivate dalla Cooperativa Prospettiva e dal Consorzio Il Nodo, mentre Africa Unita ha portato sul palco degli studenti del progetto Aetnatotem per una lettura collettiva di alcuni brani del libro “Le Cicogne nere” di Fetah Mohamed. Si sono ben distribuiti spettacolo e messaggio nel momento di lettura offerto dalla Locanda del Samaritano che ha visto la metaforica costruzione di un albero sul palco per trasmettere il significato di integrazione. La Croce Rossa Italiana (Comitato di Catania) ha raccontato, con immagini, musica e parole, il dramma della distruzione del patrimonio culturale di un Paese nel corso dei conflitti armati. Di grande impatto anche l’intervento dell’associazione Penelope con un video, commissionato dal Consiglio per i rifugiati della Danimarca, che prende spunto dalle storie raccontate da alcune ragazze vittime di tratta. In chiusura, l’esibizione di un giovane cantante egiziano, con un brano in arabo e italiano sulla pacifica convivenza tra cristiani e musulmani, e di nuovo teatro con lo spettacolo degli universitari della parrocchia del SS. Crocifisso dei Miracoli. L’evento ha avuto il suo degno epilogo festoso con l’esibizione dei Domi Africa Percussion che hanno coinvolto con i loro ritmi il pubblico presente in un ballo collettivo. Il senso della serata è stato ripreso, in un breve commento, da padre Gianni Di Gennaro del Centro Astalli di Catania. «Una serata di festa per vivere i colori, le culture e la bellezza della nostra umanità. La proposta di questo evento è frutto di un cammino svolto da 18 realtà presenti sul territorio catanese e impegnate con i migranti e i rifugiati. Il nostro è stato un cammino nel corso del quale abbiamo sperimentato il confronto e il dialogo. Crediamo che, al di là di ogni criticità locale e globale, la dignità di ogni persona debba essere al centro di ogni valutazione politica, culturale ed economica».
In occasione della Festa è stato promosso #WithRefugees, la petizione dell’UNHCR, l’Agenzia Onu per i rifugiati, che chiede ai governi tre impegni fondamentali: garantire che ogni bambino rifugiato abbia un’istruzione; garantire che ogni famiglia rifugiata abbia un posto sicuro in cui vivere; garantire che ogni rifugiato possa lavorare o acquisire nuove competenze per dare il suo contributo alla comunità. Per firmare o per maggiori informazioni:www.unhcr.it/withrefugees La Festa è stata organizzata dal Centro Astalli Catania, Caritas Diocesana di Catania, Croce Rossa Italiana (Comitato di Catania), UNHCR, Ufficio Pastorale Migrantes di Catania, Movimento dei Focolari, Pax Christi Catania, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Comunità Islamica di Sicilia con sede centrale Moschea della Misericordia, Istituto San Giuseppe, Consorzio Il Nodo, Cooperativa Prospettiva, Associazione Isola Quassùd, Comunità Isole Mauritius, Comunità Sri Lanka, Africa Unita, Associazione Penelope, Locanda del Samaritano/Missionari Vincenziani.