La riflessione di padre Ripamonti

Vi proponiamo questa bellissima riflessione di padre Camillo Ripamonti:

… ci siamo ritrovati a dire spesso di essere tutti “sulla stessa barca”. A distanza di un anno – a guardar bene – questa “barca” ha messo in risalto tante disuguaglianze. È di questi giorni un’altra immagine marinaresca: la nave portacontainer incagliata nel canale di Suez. La reazione a quanto accaduto ci mostra ancora una volta la necessità di “spingere” il nostro mondo verso un cambiamento di stile di vita, verso una nuova umanità che allontani il rischio di rimanere tutti incagliati nella pandemia. L’urgenza ce la chiarisce l’interesse mediatico che suscitano imbarcazioni diverse in quella porzione di mare che il canale di Suez mette in comunicazione. Nel Mar Mediterraneo decine di imbarcazioni di migranti alla deriva vengono abbandonate. Nel canale di Suez una nave con tonnellate di merci attira invece l’interesse generale. Il motivo della differenza è subito evidente: il costo. Circa 9 miliardi di dollari al giorno da una parte, dall’altra solo centinaia di bambini, donne e uomini le cui vite nell’indifferenza generale rischiano sempre più di non aver alcun valore. L’augurio per questa Pasqua è che sia veramente l’inizio di un mondo liberato e che le acque dell’ ”attuale Mar Rosso” si aprano per accogliere un tempo nuovo.

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