Natale shock
Questo presepe, ideato in una chiesa californiana, ci sembra il più adatto al Natale 2019: lo shock per questa immagine così lontana dalle luminarie e dalle pubblicità natalizie patinate e sdolcinate ideate per indurre all’acquisto, deve ricondurci alla realtà che si compie a poche centinaia di chilometri di distanza da noi (Ceuta e Melilla).
L’85% dei migranti intercettati o soccorsi nel Mediterraneo sono stati riportati in Libia e lì detenuti in condizioni che le Nazioni Unite definiscono inaccettabili.
Decine e decine di migliaia di persone sono trattenute in campi profughi inumani in Turchia e in Grecia (Lesbo)
La drastica diminuzione degli arrivi non deve e non può essere considerata una buona notizia: rende solo meno visibile la tragedia frutto dei famigerati accordi con la Turchia e con la Libia, di cui dobbiamo vergognarci e che devono turbare il nostro Natale anestetizzato.